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Verbale assemblea dell' Inchiesta Pubblica del 29.12.08

PROVINCIA DI LUCCA
INCHIESTA PUBBLICA
Borgo a Mozzano, 29 dicembre 2008

Presidente Massimo Marsili

Buona sera. E’ passato il normale quarto d’ora - non accademico -, direi di
iniziare i lavori di questa prima udienza preliminare dell’inchiesta pubblica.
Come probabilmente avrete letto sui giornali, il carattere di questa udienza è
prevalentemente amministrativo e organizzativo, si tratta quindi di dare una
informativa generale sul percorso amministrativo attuato fino ad adesso e
contemporaneamente proporre il percorso amministrativo e assembleare che ci
porterà alla fase di chiusura della stessa inchiesta pubblica.
Sono tenuto dalla normativa a dare atto di alcuni passaggi che nel frattempo sono
avvenuti a partire dalla citazione della legge. L’inchiesta pubblica è un
procedimento amministrativo disciplinato dalla Legge regionale 79/’98 e come
sapete il percorso è iniziato nel momento in cui il soggetto proponente, la società
Cartiera Lucchese, ha depositato il progetto definitivo, lo studio di impatto
ambientale e la sintesi non tecnica relativa alla realizzazione di un impianto di
coincenerimento per il recupero di energia e materia da ubicarsi all’interno del
proprio stabilimento cartario di Diecimo nel Comune di Borgo a Mozzano in
località Baccanella, al fine di sottoporlo alla valutazione di impatto ambientale
che, in qualche modo, in parallelo, viene accompagnata da questa inchiesta
pubblica.
Il giorno successivo a questo deposito avvenuto il 18 di settembre, l’azienda
proponente ha dato comunicazione mediante avviso pubblico del deposito. Sono
usciti appunto gli avvisi e i titoli sui giornali sulla base di un minimo di due testate
quotidiane locali e/o comunque interessate alla cronaca del nostro territorio.
Entro i 15 giorni dal deposito l’autorità competente, si legga la Provincia di Lucca,
ha provveduto a nominare il garante per l’informazione con apposito decreto
presidenziale nella mia persona in qualità di dirigente del servizio di staff di
Presidenza della Provincia di Lucca. Il mio nome è Massimo Marsili. Nel
frattempo sono pervenute delle osservazioni di cui appunto poi darò conto nel
numero e nei soggetti durante i nostri lavori, e tra il 61° e il 75° giorno dall’avvio
del procedimento l’autorità competente, con propria delibera del 2 dicembre, ha
indetto l’inchiesta pubblica procedendo e prevedendo nei 15 giorni successivi
rispetto all’indizione, a nominare il proprio esperto come Provincia di Lucca, su
cui torneremo anche per questo aspetto in seguito, e a nominare previa
designazione del Comune di Borgo a Mozzano l’esperto proposto dal Comune di
Borgo a Mozzano. Come probabilmente saprete, l’inchiesta pubblica ha una
tempistica regolata per legge e prevede che al 150° giorno dall’avvio del
procedimento l’inchiesta si concluda.

La conclusione consiste in una relazione redatta dal comitato di inchiesta che
viene trasmessa e proposta ufficialmente al responsabile della VIA, quindi in
questo caso all’ingegner Roberto Pagni, il quale dovrà valutarla insieme a tutte le
osservazioni e a ogni altra documentazione ritenuta utile per rilasciare o non
rilasciare il parere di valutazione di impatto ambientale: lasciare in positivo o in
negativo il parere di impatto ambientale.
A quel punto, in pratica, si esaurisce il lavoro dell’inchiesta, il lavoro
dell’assemblea e il lavoro del comitato di inchiesta e diciamo che l’elaborato viene
posto alla valutazione del dirigente responsabile.
Come sapete la normativa, ossia le norme tecniche di attuazione definiscono
questa udienza, quella di stasera convocata, come preliminare. Preliminare
perché in realtà nei contenuti scientifici, tecnico-scientifici, ambientali, culturali in
senso lato dell’inchiesta si giungerà a discutere dalla seconda udienza in poi,
prima udienza generale. L’udienza si definisce tecnica, perché vi sono degli
adempimenti, come posso dire, organizzativi senza i quali non si può passare alla
fase di analisi e discussione dei contenuti stessi.
Il primo adempimento che sono appunto a chiedervi, è quello dell’accreditamento:
in pratica farò passare dei biglietti, questi biglietti devono essere firmati, siglati,
basta anche il nome e cognome in stampatello, indicando se si partecipa a titolo
individuale o se si rappresenta un comitato, una associazione, un partito politico;
perché questi nominativi e chiaramente il tabulato della presenza verrà allegato
per legge proprio alla relazione conclusiva. Quindi chiedo alla mia collaboratrice,
anzi alla collaboratrice del dottor Pagni, la cortesia di farli pervenire. Ho soltanto
una penna, ma potendoli magari far girare vi chiederei questa cortesia che è
importante.
Mentre si procede in questo tipo di adempimento, io passo alla seconda
informativa che per legge…

[voce fuori campo]

Sì, semplicemente su questi foglietti scrivere nome, cognome, firma e se la
partecipazione all’assemblea e quindi all’inchiesta pubblica avviene a titolo
individuale o se invece si rappresenta, si intende rappresentare un comitato, una
associazione, una istituzione, una fondazione, un ente, addirittura persino un
partito ed altro…

Se siete d'accordo, mentre questo tipo di accreditamento all’assemblea prosegue,
i fogli potranno essere riportati qua, o dati a Cristiana, io passerei alla seconda
informativa che devo darvi. Ed è una informativa su cui chiaramente poi aprirò
anche la valutazione da parte del pubblico in merito al programma di
partecipazione, cioè alle regole, agli appuntamenti che ci diamo per addivenire
alla fase conclusiva di cui vi parlavo prima. La tempistica, come vi dicevo in
premessa, prevede che entro 150 giorni l’inchiesta pubblica sia chiusa il che
significa, calcolando la tempistica, che in data 16 febbraio l’assemblea deve in
pratica chiudere i propri lavori, salvo chiaramente eventuali interruzioni del
percorso che potrebbero essere causate da richieste di integrazioni, da
interruzioni di tempi che non siamo in grado di conoscere in termini preventivi.

La data del 16 febbraio, il caso vuole che coincida anche con la data di chiusura
del procedimento istruttorio di valutazione di impatto ambientale, il che significa
che se noi vogliamo trasferire al dirigente responsabile, all’ingegner Pagni, un
documento che sia effettivamente utile alla sua valutazione, dobbiamo pensare di
arrivare alla fase conclusiva intorno alla fine di gennaio per consentire la
l’elaborazione e la trasmissione del documento, dargli i tempi per la lettura e per
l’analisi. Scusate chiedo l’attenzione di tutti, altrimenti magari qualcuno non
comprende. Sì, per l’appunto i tempi effettivi per poter svolgere le proprie
valutazioni.

Il programma di partecipazione che vi vado a proporre tiene necessariamente
conto di questi tempi che sono tempi obbligati dalla legge e la proposta prevede
che esistano due udienze generali e una udienza conclusiva. Le due udienze
generali sono proposte nel giorno di sabato 10 e sabato 24 gennaio alle ore 16.
Chiaramente la scelta del sabato e dell’orario è finalizzata a favorire quanto più
possibile la partecipazione del pubblico.
Per quanto riguarda la sede, noi non abbiamo preclusioni su sedi diverse anche
da questa. Questa ci sembra idonea, ci sembra centrale, se vi è la volontà di
prevedere che le prossime assemblee si svolgano anche in altri luoghi, può
essere proposto, registrato, verificato, e nel caso provvederemo a convocarle in
altri luoghi.
Tutte le sedute, quindi quella del 10 e del 24 di gennaio saranno chiaramente
rese pubbliche attraverso gli avvisi, come quelli che già avete visto, sono
comparsi sui giornali per presentare questa seduta, attraverso anche comunicati
stampa e attraverso la pubblicazione degli avvisi sia all’interno del sito della
Provincia di Lucca, sia all’interno del sito del Comune di Borgo a Mozzano,
nonché chiaramente trasferiti all’ufficio relazioni pubbliche sia del Comune che
della Provincia di Lucca.
I verbali sono un aspetto fondamentale, perché anch’essi devono essere allegati
alla relazione conclusiva. Gli interventi che seguiranno sia in questa sede che
nelle prossime riunioni sono tutte registrati. Noi contiamo entro il 5° giorno dalla
data di effettuazione dell’assemblea di poter pubblicare in formato elettronico sul
sito del Comune di Borgo a Mozzano e sul sito della Provincia di Lucca i verbali
per intero e di trasferirli per scritto, chiaramente all’URP sia della Provincia, sia
del Comune di Borgo a Mozzano.
Diamo anche la disponibilità, nel caso ci sia una richiesta esplicita, anche
semplicemente attraverso mail o comunque attraverso comunicazione scritta, di
poterli trasferire in formato cartaceo .
Ci tengo a precisare questo aspetto, perché sia per la qualità delle udienze
pubbliche, sia per la qualità dell’elaborato che dovrà essere trasferito a Roberto
Pagni, di mantenere - è una raccomandazione che faccio in primis a me stesso, in
secundis ai membri del comitato e a tutti noi – cioè quella di mantenere un
linguaggio anche nel momento del contraddittorio, qualora ci fosse, anche nel
momento del contrasto, qualora ci fosse, un linguaggio corretto perché questi
verbali a tutti gli effetti sono atti amministrativi, quindi possono essere richiesti da
chiunque attraverso un accesso agli atti, possono diventare oggetto quindi di
qualsiasi tipo di uso che per legge sia consentito. Mi appello quindi ai valori
democratici della partecipazione, affinché tutti possano esprimere la propria
poszione.
Come vi dicevo, quindi la proposta del programma di partecipazione prevede che
il 10 e il 24 di gennaio vi siano le udienze generali, e sabato 31 gennaio alle ore
16 l’udienza finale. L’udienza finale è particolarmente importante perché è
l’udienza in cui il comitato di inchiesta esporrà all’assemblea le proprie autonome
valutazioni. Queste autonome valutazioni potranno essere condivise o non
condivise dall’assemblea. Nel caso che siano condivise è evidente che i tempi per
la trasmissione a Roberto Pagni sono congrui; nel caso non lo siano l’assemblea
può decidere o semplicemente di mettere a verbale, tramite la registrazione, la
propria posizione di contrarietà, o invece redigere una memoria che verrà
accompagnata al documento finale del comitato di inchiesta. Quindi la proposta di
sabato 31 è pensata anche per consentire, nel caso di contrarietà, che
l’assemblea o i comitati abbiano un paio di giorni per poter redigere la loro
eventuale memoria di contrarietà.
Quindi, in pratica vi ho parlato delle forme di pubblicizzazione dei nostri lavori e vi
ho parlato del programma di partecipazione proposto che dopo l’udienza
preliminare di stasera prevede, lo ripeto, il 10 e il 24 gennaio udienze generali sui
tempi e i contenuti dell’inchiesta e il giorno 31 gennaio l’udienza conclusiva.
Questo è il primo tema su cui io devo chiedere all’assemblea di esprimersi: vi
sembra, come dire, condivisibile, se le forme di pubblicizzazione che vi abbiamo
dato possono essere integrate con altri suggerimenti.
Prego chi volesse prendere la parola di venire al microfono in modo tale che gli
interventi siano anche essi registrati per la redazione dei successivi verbali.

Intervento Luvisi Antonella

Scusi, posso dire… Io ero laggiù in fondo à ho sentito le ultime frasi. Io non so se
è la procedura, o sono tempi tecnici, però credo sia molto inopportuno fare tre
riunioni, tre sedute e in un lasso di tempo così breve. Perché a parte il periodo
invernale, muovere la gente non è facile, quindi siamo al 29, rifarne una il 10
gennaio e un’altra mi sembra il 30, proprio inopportuno. Quindi vanno spostate e
dilazionate nel tempo e soprattutto cercare di farle sul territorio, in particolare
diciamo quella fetta del territorio particolarmente interessata. Noi appunto,
Valdottavo e Diecimo; però non il 10 e mi sembra il 30…

Presidente Massimo Marsili

No, è il 24.

Intervento Luvisi Antonella

Addirittura!? Quindi dilazionarla, una a fine gennaio e una a febbraio in modo che
la gente ha anche altre cose da fare, sinceramente è sensibile e tutto quanto,
però non sempre è facile per malattie o per impegni, o per altre cose. Va bene?

Presidente Massimo Marsili

Avete sentito, da parte della signora Luvisi Antonella c’è la richiesta di spostare le
date in un tempo da lei ritenuto più congruo. Intanto diciamo che questo tempo
congruo, ripeto deve fare i conti con la data di chiusura del 16 di febbraio. I tempi
che noi avevamo proposto sono collegati alla possibilità che vi sia la massima
espressione possibile nei tempi concilianti e coerenti con questa data capestro…

[voce fuori campo]

Sì… c’è una controproposta, se va bene a tutti, può essere quella del giorno 24,
31 e il primo sabato di febbraio, l’udienza conclusiva, c’è un tempo maggiore, se
condividete questo, non ci sono problemi. Volevo anche dire che rispetto al luogo,
sì, l’ho detto, nel senso che noi abbiamo convocato qui per motivi di vicinanza
anche col Comune di Borgo a Mozzano, ma se ci viene indicata una sala presso
Diecimo, o presso le zone interessate è assolutamente possibile convocare, anzi
se questa proposta viene condivisa, basta che ci venga indicata la sala.

Intervento Luvisi Antonella

Vogliamo vedere un pochino se queste date possono andare bene, cioè il 24 la
prossima e quindi va benissimo stasera al Salone delle Feste del capoluogo, però
magari la prossima volta farla a Valdottavo presso il Teatro comunale e l’ultima
cerchiamo di trovare anche a Diecimo una soluzione. Ora l’ultima dovrebbe
essere il…

Presidente Massimo Marsili

Il 6 o il 7 febbraio, quando è il sabato?.

Intervento Luvisi Antonella

Il 6 o il 7 febbraio… Allora anticipiamo la prima, anticipiamo quella del 24 e poi
spostiamo magari ai primi di febbraio l’ultima.

Presidente Massimo Marsili

Può essere… scusate, può essere il 17 gennaio la prima udienza generale, il 31
gennaio la seconda udienza generale e il 7 febbraio l’udienza conclusiva?

Intervento Luvisi Antonella

Scusi, dopo questa non c’è altre possibilità?

Presidente Massimo Marsili

No, perché bisogna trasmettere gli elaborati.

Intervento Luvisi Antonella

Io pensavo che fosse questa già la prima, invece questa è la…

Presidente Massimo Marsili

No, questa è la preliminare.

Intervento Luvisi Antonella

Va bene; siccome la gente c’è ora, allora cerchiamo di esprimerci.

Presidente Massimo Marsili

Siamo d'accordo su queste date? 17 gennaio, 31 gennaio e 7 febbraio udienza
conclusiva. Va bene!?… Scusate… Se può venire perché non la sento proprio.
Prego. Nome e cognome… Il signor Carretta Emilio prende la parola; prego.

Intervento Carretta Emilio

Il 17 di gennaio noi a Valdottavo abbiamo la festa dell’olio nuovo, vale a dire che
centinaia di persone sono da una parte già sistemate la sera di quel giorno lì.
Fate voi!

Presidente Massimo Marsili

Scusate, proprio per regole, per regolamento anche indetto dalla delibera di
Giunta, io sono costretto ad andare a votazione se non si trova una valutazione
unanime; quindi ditemi veramente voi. Noi non abbiamo nessun problema o il 17
o il 24 per noi è indifferente.

[voce fuori campo]:

Ah, non di sabato!?…Ascoltate, è chiaro che il programma di partecipazione lo
decidiamo insieme, quindi purché ci sia un consenso diffuso da parte di tutti. Le
proposte potrebbero essere quindi spostare quella del 17 al 16 alle 20:30? Quella
del 31 il 30 alle 20:30; io lascerei quella del 7 alle 16 del pomeriggio per il
semplice fatto che occorre veramente, perché sia utile, che ci sia il tempo di
redigere un documento serio da proporre al dirigente incaricato, altrimenti questo
potrebbe anche dire: io non ho avuto il tempo per leggerlo. L’ing. Roberto Pagni
mai farebbe questo ma noi dobbiamo anche un po’ agevolare il suo lavoro,
insomma.

[voce fuori campo]

Quando abbiamo pensato questo tipo di proposta, che come tale vi porgo, è
perché pensavamo che il sabato alle 16-16:30 la gente non lavori, non abbia
nemmeno l’assillo di finire alle 23:00 di sera perché la mattina alle 6 lavora. Ecco,
ci siamo posti questo problema insomma.… Sì, ma non è un problema nostro,
magari è un problema di molta parte del pubblico …

[voce fuori campo]

Va bene, se non ci sono problemi, noi anche quella del 7 allora l’anticipiamo al 6
alle 20:30; va bene?

[voci fuori campo]

No, no, guardate, io lascerei 20:30 per consentire, come stasera, che si inizi a 10
alle 9. Se iniziamo alle 9 si inizia a un quarto alle 10. Riassumo e concludo sulel
date delle prossime udienze: le udienze generali sono convocate il giorno 16
gennaio e il giorno 30 di gennaio alle ore 20:30 e il giorno 6 febbraio alle ore

20:30. Per quanto riguarda la sede, ripeto, può essere prescelta in via definitiva,
se stasera lo si decide, una sede del Comune… presso la frazione di Valdottavo.
Ci dovete dire però con precisione il luogo e il nome della sede. Teatro
Colombo?…

[voce fuori campo]

Teatro Colombo; va bene. E quella del 30… a Diecimo, mi date un luogo di
Diecimo… no, me la date per via mail; va bene.
Sul programma di pubblicizzazione vi sono valutazioni?… Quindi ve le ripeto.
Tutte le convocazioni saranno fatte tramite avviso pubblico sui quotidiani di
cronaca, quindi La Nazione, Il Tirreno e il Corriere di Lucca. Gli avvisi verranno
pubblicati sui siti del Comune di Borgo a Mozzano e della Provincia di Lucca e
chiaramente i medesimi avvisi saranno trasferiti agli uffici relazioni con il pubblico
sia del Comune di Borgo a Mozzano che della Provincia di Lucca. Tutte le sedute
sono registrate; alla fine di ogni seduta, entro 5 giorni dalla fine di ogni seduta i
verbali saranno accessibili sia in pubblicazione elettronica sui siti, sia con la
trasmissione del cartaceo al Comune di Borgo a Mozzano e alla Provincia di
Lucca stessa presso l’URP. Chi volesse farne richiesta per avere copia cartacea,
può farlo mandandomi comunicazione scritta in modo tale che io possa trasferire
per posta in raccomandata con ricevuta di ritorno il verbale anche in formato
cartaceo.
Bene, siamo al punto conclusivo di questa prima udienza preliminare. Come
sapete, il comitato di inchiesta attualmente è nominato per tre dei suoi quattro
componenti: il Presidente del comitato di inchiesta, nella fattispecie chi vi parla,
l’esperto nominato dal Comune di Borgo a Mozzano e l’esperto nominato dalla
Provincia di Lucca. In realtà, per essere precisi nel linguaggio, l’esperto designato
dal Comune di Borgo a Mozzano è stato successivamente nominato unitamente
all’esperto nominato invece dalla Provincia di Lucca con decreto presidenziale.
Devo dare brevemente atto dei curricula, perché le norme tecniche di attuazione
della legge lo prevedono, devo dare atto dei curricula pervenuti. La professoressa
Vitolo, membro del comitato nominata dalla Provincia di Lucca, è docente di
chimica e chimica tecnologica all’università di Pisa presso la facoltà di ingegneria;
ha al suo curriculum una quantità esorbitante di pubblicazioni sia su riviste
nazionali che su riviste internazionali ed è esperta soprattutto nei processi
dell’innovazione tecnologica collegata alle fonti rinnovabili di energia e anche
proprio, come posso dire, perdonatemi la parola, insomma alla valorizzazione,
meglio al riuso e al riutilizzo di tutto ciò che è residuo industriale.
Il dottor Simone Basili è invece l’esperto designato dal Comune di Borgo a
Mozzano e nominato poi con decreto presidenziale dalla Provincia di Lucca, è
laureato in chimica, ha un curriculum altrettanto prestigioso collegato a numerose
committenze di enti pubblici e privati collegati soprattutto alle certificazioni, alle
qualità ambientali, alla valutazione degli impatti ambientali. Questi curricula
chiaramente saranno disponibili a partire da mercoledì in rete in formato
elettronico.
Detto questo, come sapete l’assemblea dei cittadini può integrare con un
nominativo definendo, indicando un proprio esperto che integra il lavoro del
comitato di inchiesta. Il lavoro del comitato di inchiesta che non sarà soltanto
quello poi di sedersi insieme a me da questa parte del tavolo, ma sarà quello di
ascoltare, di valutare, le considerazioni e le osservazioni. I nominati hanno già
entrambi le osservazioni pervenute e chiaramente avranno modo anche di
interloquire rispetto agli interventi del pubblico in considerazione del lavoro finale
che devono concludere ai fini di una relazione conclusiva, che oltre a dare atto
dell’iter amministrativo, delle problematiche in campo, della verbalizzazione, delle
registrazioni dei presenti, delle valutazioni sul programma di partecipazione e di
comunicazione che spettano soprattutto al sottoscritto, sarà anche integrato dai
pareri tecnici, scientifici appunto dei membri del comitato. Quindi in questo
momento, su questo tema l’assemblea è sovrana. Io devo soltanto dare atto, che
sono arrivate due designazioni, quindi non ancora nomine. Due designazioni alla
Provincia di Lucca, una di queste indicazioni individua nella persona di Rossano
Ercolini, l’altra nella persona del professor Marco Stevenin il terzo membro del
Comitato d’Inchiesta. In questo momento il mio ruolo è di assentarmi da un punto
di vista non fisico, ma assentarmi dalla discussione perché l’assemblea dei
cittadini deve indicarci in primo luogo e in modo unanime spero, se non in modo
unanime l’indicazione prevede il voto a maggioranza, quale di questi due
nominativi si ritiene di proporre per il decreto di nomina, che lo integrerà nel
comitato di inchiesta, fatta salva la possibilità che qualsiasi cittadino a qualsiasi
titolo possa esprimere una qualsiasi altra candidatura. Sottolineo, perché sono le
norme tecniche di attuazione della legge che me lo impongono, che chiaramente
il curricula delle persone indicate deve comunque contenere elementi di
conoscenza delle politiche ambientali o tecnico-scientifiche delle tematiche
ambientali. Prego.

Intervento Massagli Raffaello

Mi chiamo Massagli Raffaello, e faccio parte del comitato di Valdottavo. Per
quanto riguarda il nominativo indicato da noi, si è verificato negli ultimi tempi una
convergenza sul dottor Stevenin non per… per un problema che visto che la
discussione sarà puramente tecnica, dove sono presenti da parte della provincia
e da parte del Comune due tecnici specialistici su questi settori, anche noi
abbiamo ritenuto opportuno indicare questa persona. Comunque i nominativi che
sono stati indicati li deve decidere l’assemblea. Per noi del comitato che abbiamo
sempre discusso su queste cose indichiamo il dottor Stevenin. Eventualmente se
c’è qualche altra indicazione la faccio presente.

Presidente Massimo Marsili

Se non vi sono ulteriori indicazioni, io semplicemente darei per voto unanime
qualora non ci sono altre indicazioni. Lascio un minuto per le eventuali proposte
alternative.
Bene, quindi in assenza di ulteriori indicazioni, si ritiene per voto unanime
designato da parte dell’assemblea il dottor Stevanin, il quale sarà poi nominato
attraverso un decreto presidenziale.

[voce fuori campo]

In pratica sono passato attraverso una indicazione di metodo, ho detto: se nessun
altro aveva nominativi da proporre; nessun altro li ha proposti. Ho dato
indicazione che non essendoci nomi proposti si dava un consenso unanime
sull’indicazione. Nessuno si è espresso, è evidente che risulta da un punto di
vista della verbalizzazione corretto che con voto unanime è stato prescelto il
dottor Stevanin.

In pratica l’udienza preliminare termina in questo momento. Da un punto di vista
dei contenuti, come vi dicevo, rimandiamo il confronto al giorno venerdì 16 al
Teatro Colombo di Valdottavo alle 20:30. Chiaramente passeranno gli avvisi
secondo le modalità che vi ho già detto e in quella data sappiate che il primo
passaggio è quello della presentazione delle posizioni, le posizioni “in campo”,
posizioni che da un punto di vista dell’assemblea dei cittadini potranno essere
espressi dai comitati, da cittadini, da rappresentanti del mondo della società civile
intesi, intenzionati a esprimere il loro parere e le loro valutazioni. L’altra cosa che
mi corre l’obbligo di fare, quindi se la trovo la faccio subito, è darvi una
informativa del numero e dei proponenti delle osservazioni che ad oggi sono
arrivate.
Sono 35 osservazioni pervenute e ve le ricordo. Non vi dico la data perché
sarebbe troppo lungo, ma chiaramente tutte le osservazioni hanno rispettato:

Moro Enzo in qualità di Presidente di Circoscrizione N. 8 del Comune di Lucca.
Zanotti Donatella, Ghilardi Giovanni, Lotti Luigi, Tampucci Emilio in qualità di
rappresentanti del comitato “Ambiente e Salute”.
Massagli Raffaello e altri associazione “Lucca Oltre”.
Luca Cavalli, un’altra osservazione dell’associazione “Lucca Oltre”, sempre Luca
Cavalli.
Giannecchini Nicola, Presidente pro-tempore del comitato per la tutela del
territorio della Valle del Serchio.
L’associazione Arco.
Massagli Francesco, Fazzi Enzo, Petrucci Lucilla, Cassai Simonetta, Fusco Paolo
del comitato “Non bruciamo la Garfagnana”.
Lipparelli ed altri dei comitato paesano di Tempagnano.
Ercolini Rossano per Ambiente e Futuro.
Bencini Vittorio “Amici di Beppe Grillo”.
Giannini Luca “Amici di Beppe Grillo”.
Fanani Felice, Luvisi Antonella; il comitato paesano di Domazzano, Benedetti
Paolo ed altri firmatari.
Il consorzio “Turis Lucca” nella persona della sua Presidente Roberta Ferrarini.
Baldassarri Cesare e Petrucci Lucilla.
Rossi Bruno Nicola e Urbano Michele.
Massei Monica Presidente dell’Agrituris di Lucca.
Un’ulteriore integrazione e correzioni delle osservazioni che ho citato prima di
Rossi ed Urbano.
Emilio Caretta associazione della Valle dell’Olio e Mediavalle del Serchio.
Marcucci Mario, Simonini Nadia per l’associazione “Equo e Solidale” della
Mediavalle Garfagnana e per il comitato “Ambiente e Salute” di Gallicano.
Luvisi Antonella, Cassai Simonetta e Marchi Gino.
Luciani Antonella.
Un’ulteriore integrazione/osservazione di Marcucci Mario e Simonini Nadia per
l’associazione “Equo e Solidale” della Mediavalle Garfagnana e per il comitato
“Ambiente e Salute” di Gallicano; per un totale di 35 osservazioni. Sarà
chiaramente nostra cura fare copia, così come l’abbiamo fatto per Basili e per la
professoressa Vitolo di tutte le osservazioni da trasferire, chiaramente, al
professor Stevanin quanto prima possibile.

Vi ringrazio. La seduta stasera era veramente una seduta preliminare, per motivi
amministrativi organizzativi. Il Sindaco Poggi chiede la parola, al di fuori, a questo
punto della…

[voce fuori campo]

Certo, certo.

[voce fuori campo]

Intervento Sindaco Poggi

Io volevo chiederti una cosa, non so se l’ho capita bene o no, il tuo ruolo è
esclusivamente legato e termina con l’ultima seduta delle tre? Cioè, con
l’inchiesta pubblica te esci dalla procedura?

Presidente Massimo Marsili

Sì.

Intervento Sindaco Poggi

Non è che ti voglio… volevo avere la certezza.

Presidente Massimo Marsili

Dipende dalle circostanze amministrative

Intervento Sindaco Poggi

Volevo avere la certezza di alcune cose. Quindi te hai il compito di seguire questi
tre incontri e controllare, diciamo, come garante la procedura. Poi non hai più un
ruolo dopo? In sostanza è così?

Presidente Massimo Marsili

Sì. Il mio ruolo, formalmente, da un punto di vista delle norme tecniche di questa
legge, abbondantemente superata dalle leggi che sono seguite ma che è il
contesto all’interno del quale ci muoviamo, il trasferimento dell’elaborato finale è
l’ultimo atto, diciamo così, del mio ruolo.

Intervento Sindaco Poggi

No, no, questo lo so, però te, dopo, con la consegna del…

Presidente Massimo Marsili

… del rapporto, il mio ruolo termina.

Intervento Sindaco Poggi

Quindi, non continua… dopo passa… ecco, passa tutto… in mano all’ufficio
ambiente della Provincia, quindi… al responsabile del procedimento, che è
l’ingegner Pagni. Ok. Ecco, la data del 16 febbraio, mi è stata comunicata, questa
data, è… siccome non ho capito bene come è stata ricalcolato…

Presidente Massimo Marsili

È il 150esimo giorno dal giorno dell’avvio del procedimento.

Intervento Sindaco Poggi

150esimo ma, originariamente non avevamo calcolato diversamente, Assessore,
questa..? Non avevamo calcolato diversamente all’inizio? Non erano 150 giorni.

[voce fuori campo]

Presidente Massimo Marsili

Sono procedure integrate ma diverse…

Intervento Sindaco Poggi

No.

[voce fuori campo]

210 per arrivare alla fine teorica della procedura, 210. 150 per la fine
dell’inchiesta.

[voce fuori campo]

Ok. Va bene.

Presidente Massimo Marsili

Infatti l’articolo… il comma 4 dell’articolo 15 che tratta l’inchiesta pubblica e il
contraddittorio pubblico dice che il Presidente assicura la conclusione
dell’inchiesta entro il 150esimo giorno dall’inizio del procedimento e trasmette
tempestivamente all’autorità competente le memorie pervenute. Quindi, in pratica,
la relazione pervenuta. E diciamo che, immagino che la tua riflessione sui tempi
fosse dovuta alla ristrettezza. Perché si è verificato un caso anomalo che, il
210ecimo giorno della VIA, quindi coincide con il 150esimo giorno dell’avvio del
procedimento e tutti e due cadono il 16 di febbraio.

[voce fuori campo]

Intervento Sindaco Poggi

Ma, allora… scusate un attimo. Noi siamo partiti il 19 settembre, giusto?

Presidente Massimo Marsili

Sì, il deposito è avvenuto il 18.

Intervento Sindaco Poggi

Il 18, va bene, quindi dal 18 settembre, si cominciano a calcolare i giorni?

Presidente Massimo Marsili

Il 18 è il deposito, il 19 è l’avvio, dal 19 si calcolano i 150 giorni.

Intervento Sindaco Poggi

Dal 19, ok. E quindi si va allora, per l’apertura… per la procedura… allora, il 16 si
consegna il tutto e… l’ingegner Pagni apre a quel punto formalmente… dovrebbe
aprire, Assessore, il tavolo. Giusto?

Presidente Massimo Marsili

La…

[voce fuori campo]

Intervento Sindaco Poggi

Sì, prende atto. Prende atto ma poi ci sono, dal 150esimo al duecento…

Presidente Massimo Marsili

No perché, il 210imo giorno è calcolato da giorno?

[voce fuori campo]

Che è avvenuto il..?

Intervento Cristiana Petrucci

Dicevo che la normativa regionale, la 79/98, prevede una procedura in parallelo,
l’istruttoria tecnica con l’inchiesta pubblica, ecco che il 150esimo giorno, che è il
termine per la conclusione dell’inchiesta pubblica, coincide anche con la
conclusione del termine per l’istruttoria tecnica, che viene fatta appunto dal
dirigente, il responsabile del procedimento, con i propri uffici. I 210 giorni
dall’inizio del procedimento sono il termine ultimo per la pronuncia di compatibilità
ambientale che, praticamente tiene conto dell’istruttoria tecnica, dell’inchiesta
pubblica e della procedura unica integrata, che prevede…

Intervento Sindaco Poggi

Sì, quindi stiamo apposto, quando dico dal 16 febbraio, si deve teoricamente
aprire un tavolo che porta la decisione finale, che non può superare il 210imo
giorno. Quindi noi…

[voce fuori campo]

A meno che non ci siano, da parte della Provincia, altre richieste…

Intervento

La richiesta di elementi integrativi, interrompe il termine della…

Intervento Sindaco Poggi

Va bene questo, evidentemente… se però questo non avviene noi abbiamo, dal
16 febbraio, 60 giorni per decidere definitivamente, ok? Quindi, se io ho capito
bene, se mi torna… perché mi torna il ragionamento, se entro il 210imo giorno
deve essere espresso il sì o il no, è ovvio che, nei giorni precedenti, cioè dal 16
febbraio, dovremmo cominciare a incontrarci. Mi torna questo o no? non credo
che si trovi il 210imo giorno… no. Ci si troverà dal 16 febbraio in poi a un tavolo
che è la Conferenza dei Servizi. Quindi noi si può dire che si apre la Conferenza
dei…

Intervento Cristiana Petrucci

No, non è proprio così perché, anche in questo caso la norma sulla valutazione di
impatto ambientale prevede tempi particolari ovvero, l’apertura di una Conferenza
di Servizi che è una Conferenza Servizi, diciamo, dedicata proprio alla
valutazione di impatto ambientale, dove si va l’approvazione di… si può andare
all’approvazione non del progetto ma a rilascio di autorizzazioni, tipo
l’autorizzazione allo smaltimento rifiuti… cioè, autorizzazioni che sono previste
per legge da una delibera regionale del ’99 e solo per queste quindi, questa
Conferenza dei Servizi che viene aperta, entro il 30esimo giorno dalla fine
dell’istruttoria e quindi entro il 180esimo giorno… purtroppo questo è quello che
prevede la normativa. È stata una norma, per certi aspetti, molto dettagliata…

[voce fuori campo]

Le date allora, il 16 febbraio è il termine per la conclusione dell’istruttoria tecnica
e per la fine della dell’inchiesta pubblica che sono, come si diceva, due
procedimenti paralleli. Ognuno fa il suo corso, voi farete questa serie di incontri
proposti dal garante e approvati in questa sede…

[voce fuori campo]

… che termineranno con una relazione conclusiva, di cui verrà tenuto conto dal
responsabile del procedimento all’interno del giudizio di compatibilità ambientale,
che sarà positivo o negativo entro 210 giorni dalla fine del procedimento. Che no
ricordo di preciso qual è la data. Abbiamo…

[voce fuori campo]

Allora, quale parere?

[voce fuori campo]

Questa… questi tre esperti faranno una serie di udienze, che sono quelle
stabilite, ora io, tra l’altro…

Presidente Massimo Marsili

Ma penso che si riferisca all’altro parere, a quello conclusivo.

Intervento Cristiana Petrucci

Ah, al parere conclusivo allora, ci sarà un Conferenza di Servizi, che verrà aperta
– dicevo – entro il 30esimo giorno dal… praticamente entro 180 giorni, per essere
più breve.
[voce fuori campo]

Dalla fine del procedimento istruttorio e dalla fine dell’inchiesta pubblica.

Presidente Massimo Marsili

Quindi in pratica dal giorno 16 febbraio al giorno 16 marzo, in quei giorni lì dovrà
essere indetta una Conferenza di Servizi.

Intervento Sindaco Poggi

Ora ci siamo. Quindi noi, entro il 16 marzo, apriamo la Conferenza dei Servizi.
Questo si può dire.

Intervento

Sì.

[voce fuori campo]

Va bene, ora…

Intervento Sindaco Poggi

Quindi si apre la Conferenza. Quindi noi allora, ricapitoliamo, entro i 16 marzo, 17
marzo, 18 si apre la Conferenza dei Servizi. Dal 18 marzo…

Intervento Cristiana Petrucci

No, siccome i giorni sono… è il 16 marzo, sono stati contati a calendario perché
la norma non dice 5 mesi ma dice 150 giorni e 150 giorni cadono il 16 di marzo.
Per precisione.

Intervento Sindaco Poggi

Va bene, allora, precisa, allora entro il 16 si apre la Conferenza dei Servizi.
Abbiamo tempo fino al 19/18 aprile per la decisione finale. Ci siamo?

[voce fuori campo]

… fattispecie astratta nella quale non si prevede l’apertura della Conferenza dei
Servizi?

Intervento Cristiana Petrucci

Sì, sì. Esiste, non è questo caso. Cioè, la normativa in materia di VIA prevede la
procedura unica integrata che vi dicevo, è una procedura in cui vengono rilasciate
all’interno del giudizio di compatibilità ambientale una serie di autorizzazioni che
sono solo, praticamente, tre o quattro previste dalla norma. Qualora si dovesse
andare all’approvazione di un progetto cioè, alla valutazione di impatto
ambientale di un progetto che non ha bisogno dell’autorizzazione allo
smaltimento dei rifiuti, del vincolo idrogeologico, del vincolo paesaggistico e per
la emissione nell’atmosfera, non lo so potrebbe essere una strada o…
qualcos’altro, non è prevista la procedura unica integrata, conseguentemente non
c’è una Conferenza di Servizi. Ma non è questo il caso. Quindi, esiste questa
possibilità, ma non è il caso…

[voce fuori campo]

In questo caso non esiste.

[voce fuori campo]

Allora, non ci sono. La norma non prevede proroghe ma, come è già stato
accennato, mi sembra di avere capito, prevede una richiesta di elementi
integrativi, qualora si rendano necessari, che interrompe la procedura. Significa
che dal momento in cui le integrazioni vengono presentate, il procedimento si
apre nuovamente.

[voce fuori campo]

E può essere interrotto una sola volta?

Presidente Massimo Marsili

Sì, e può essere addirittura bilaterale cioè, può accadere che nel frattempo che si
svolge questo provvedimento parallelo, il dirigente responsabile ingegner Pagni
dica: ho bisogno di ulteriori elementi prima di procedere alle mie valutazioni per
cui, interrompendo i termini, in qualche modo può interrompere anche i nostri
lavori. O può accadere anche il contrario. Cioè, può accadere che il comitato di
inchiesta valuti che la documentazione necessita di integrazioni per comprendere
meglio e propone, all’ingegner Roberto Pagni, l’interruzione. Quindi, può essere
bilaterale questo tipo di interruzione che, chiaramente, produce una sorta di –
come dire – di iato nel percorso.

[voce fuori campo]

Prego.

[voce fuori campo]

No, ma è necessario.

Intervento Profeti Alessandro

Il parere che esprimerà Pagni entro il 16 di febbraio, a meno che non ci siano
richieste di interruzione del procedimento di questa integrazione, è un parere
pubblico o secretato?

[voce fuori campo]

16… no, il 16 febbraio.

Presidente Massimo Marsili

Sono due fasi diverse, il 16 febbraio si chiude l’istruttoria tecnica, dopodichè c’è il
percorso che inizia…

Intervento Profeti Alessandro

Ma nell’istruttoria tecnica ci sarà un parere dell’ufficio.

Presidente Massimo Marsili

È un rapporto tecnico.

Intervento Profeti Alessandro

Ma questo rapporto è secretato fino alla Conferenza dei Servizi oppure è
accessibile..?

[voce fuori campo]

Può essere fatta la richiesta di accesso.

Intervento Profeti Alessandro:

Perché questo è importante.

Presidente Massimo Marsili

Una volta che il parere viene, in qualche modo, decretato dal dirigente, è un atto
pubblico e si può fare richiesta di accesso agli atti.

Intervento Profeti Alessandro

Il parere è approvato con determina dirigenziale.

Presidente Massimo Marsili

Certo.

[voce fuori campo]

È firmato, siglato dal dirigente che lo emette.

Intervento Profeti Alessandro

Ma in certi casi potrebbe essere magari coperto da istruttoria fino al periodo della

Presidente Massimo Marsili

No, no.

Intervento Profeti Alessandro

Quindi è un parere liberamente accessibile alla scadenza…

Presidente Massimo Marsili

Alla fine dell’estensione.

Intervento Cristiana Petrucci

Tra l’altro, non è un parere a firma esclusivamente dell’ingegner Pagni ma…
questa è un’altra cosa importante, proprio perché la normativa in materia di VIA

prevedeva una istruttoria interdisciplinare, proprio per la molteplicità delle materie
che vengono affrontate, quando si va all’approvazione di un progetto del genere,
c’è una commissione anzi, due tipi di commissioni, istituite in Provincia con una
delibera di Giunta, e sono una commissione istruttoria e una commissione
valutativa quindi, una commissione costituita da dei funzionari e una commissione
valutativa costituita invece dai dirigenti dell’ente e sono questi che elaboreranno il
rapporto finale, il rapporto istruttorio interdisciplinare e andranno tutti alla firma di
questo rapporto. Questa proprio per garantire che tutte le materie affrontate siano
viste dai dirigenti dell’ente che si occupano, ognuno per la propria specificità, di
quelle materie.

Intervento Sindaco Poggi

Bene, io ti faccio un’altra domanda prima di mandarti via perché, a questo punto
nasce la domanda vera, che poi è una domanda… spontanea, come si dice. Fatto
salvo il percorso tecnico e fatta salva l’inchiesta che avrà un suo iter, una sua
chiusura con una relazione, no? il vero punto del contendere di questa vicenda, il
vero punto del contendere, perché bisogna sempre andare poi a… io capisco voi,
come dirigenti, come funzionari, avete un percorso formale che dovete rispettare,
ok. Però poi la sostanza del problema è, al di là di tutti gli altri aspetti, chi darà
chiamato a rappresentare l’ente in Conferenza di Servizi.

Intervento

Be’, su questo non posso certo esprimermi.

Intervento Sindaco Poggi

Io so che te non mi rispondi a questo, perché lo so bene, no? Però è il vero punto
del contendere, è il vero problema e diciamo che l’inchiesta fa il suo iter, io non
metto bocca nell’iter dell’inchiesta pubblica perché non mi permetto di mettere
bocca in un aspetto formale tecnico. Il vero problema però che poi riguarda me,
riguarda l’Assessore Cavallaro, riguarda gli enti, quindi le vostre amministrazioni,
è chi andrà a sedere, diciamo, a questo tavolo, con quali facoltà, con quali poteri,
con quali deleghe e quali sono le regole formali e questo se formali, della
gestione della Conferenza dei Servizi. Si vota a maggioranza, non si vota a
maggioranza, c’è un voto qualificato, non c’è un voto qualificato. Questi sono i
veri premi sul tavolo. Gli altri sono aspetti formali, questi sono aspetti sostanziali.
Questi sono quelli sostanziali. Quindi dobbiamo decidere questi. Quindi io invito
l’ente Provincia, ovviamente insieme all’ente Comune, a valutare questo aspetto,
perché è l’aspetto sostanziale di tutto il problema. Il resto è relativo.

Intervento

È un aspetto che, appunto, la Provincia sta approfondendo per arrivare a dirimere
la domanda che tu facevi. E che credo non coinvolga appunto solo la Provincia,
ma tutti gli enti interessati quindi…

Intervento Sindaco Poggi

Volevo dire una cosa e chiudo, perché non ci torno più sopra. Che riguarda tutti
gli enti interessati, mi permetto di aggiungere, è vero ma… non voglio dire troppe
cose, voglio dire questo molto semplicemente. L’ente Comune ha già valutato…

[voce fuori campo]

… chi mandare e non potrebbe accettare una interpretazione diversa. Visto che
c’è una pari dignità tra gli enti e questa è la novità costituzionale degli ultimi anni
che vede il Comune, la Provincia, la Regione sullo stesso livello, non c’è un ente
superiore, il Comune ha valutato da suo punto di vista chi può rappresentare la
volontà dell’ente in Conferenza dei Servizi e manderà il Sindaco in Conferenza
dei Servizi. Su questo non c’è ombra di discussione, eh. Cioè, io non accetto
nessun tipo di parere legale opposto insomma, questo lo dico mettendo le mani
avanti, nel senso che, l’Amministrazione valuta che il rappresentante, colui che
può portare la volontà dell’ente, come dice poi la normativa, precisamente,
perché la normativa si esprime come Conferenza Servizi dove si esprime la
volontà dell’Amministrazione. Noi l’abbiamo interpretata. Nel senso che poi ho
detto cioè, colui che rappresenta l’Amministrazione andrà a sedere in Conferenza
dei Servizi. Quindi, spetta alla Provincia decidere chi mandare in Conferenza dei
Servizi. Però questo Assessore è l’elemento centrale di tutta la vicenda. Ok,
grazie.

Intervento Luvisi Antonella

Io credo che non ci sia bisogno di nessun parere legale per quanto riguarda la
Provincia. Come diceva il Sindaco prima, secondo la legge 241 del ’90 ogni
Amministrazione convocata partecipa alla Conferenza di Servizi attraverso un
unico rappresentate legittimato dall’organo competente ad esprimere in modo
vincolante la volontà dell’Amministrazione. C’è una volontà e l’Amministrazione
non è solo… il Pagni è un tecnico, su tutte le decisioni di competenza della
stessa quindi, è 6 anni che si gira intorno a questo escamotage. Quindi, anche
l’inchiesta pubblica che non sia solo un discorso tecnico. La Provincia ha,
diciamo, in materia di indirizzi ambientali alle proprie competenze e
responsabilità, quindi non è l’inchiesta pubblica solo un fatto tecnico. Deve
essere anche un fatto, appunto, di indirizzo sul territorio. Volevo dire questo.
Un’altra cosa. Questo perché la gente sia sempre come stasera, ancora una
volta, partecipi da 6 anni, è sempre numerosa nonostante gli impegni e le
difficoltà. Io tengo a precisare una cosa. Non esistono tecnici dell’ultima
generazione, non esistono avvocati di ultimo grido, possono mitigare, possono
indirizzare, però il vero ostacolo siete stati voi, con noi tutti insieme. Quindi… e
se siamo numerosi, sicuramente ancora una volta, l’inceneritore non viene fatto,
come quella manifestazione di 1200 persone!

Presidente Massimo Marsili

La parola a Massagli.

Intervento Massagli Raffaello

Allora, per questo motivo, siccome anche per noi del Comitato è abbastanza
complicato, a volte, coinvolgere sempre le persone, io vi invito tutti ad essere
semmai più numerosi nei prossimi incontri per far capire che questo problema
non è un problema soltanto di aria o di centraline, perché noi di centraline, a dire
la verità, non ne possiamo neanche più, perché si viene sempre a misurarci l’aria,
veramente la centralina dovrebbe essere sempre messa in un posto per
migliorarla l’aria invece da noi, caso strano, viene messa per peggiorarla,
semmai, ulteriormente. Quindi, noi bisogna essere presenti numerosi, come
siamo stasera e anche di più, eventualmente, nei prossimi incontri, perché il
problema venga veramente fuori, perché l’osso sia veramente scoperto. Perché
anche secondo noi ormai le cose sono abbastanza mature e voi forse non ci
crederete ma tutto il problema è un problema puramente, da una parte,
economico, perché riguarda un grosso interesse e dalla parte dell’ente Provincia
è un problema politico, c’è un problema di schieramenti, un problema di non
volerci mettere la faccia, un problema di voler appoggiare gli industriali perché
magari s’è perso il consenso popolare e quindi, magari, di falsificare un pochino
la realtà della nostra zona. Quindi, la nostra volontà contro l’inceneritore deve
essere bene evidente in questa in chiesta pubblica. L’inchiesta pubblica non deve
essere una mera formalità, diciamo, avendo indicato alcuni tecnici, alcuni
ingegneri o alcuni chimici ambientali. Noi, il no

(9-01-2009)

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