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Conferimento della Cittadinanza Benemerita alla memoria di Avaro Carlotti

Tanta gente ha partecipato venerdì pomeriggio alla cerimonia di conferimento della cittadinanza benemerita alla memoria di Alvaro Carlotti, capo ufficio tecnico del Comune e corrispondente del quotidiano Il Tirreno per oltre venti anni. Erano presenti tutti i sindaci del passato che hanno lavorato con lui, il presidente del consiglio provinciale Giovanni Gemignani, il sindaco di Coreglia Robledo Funai, il presidente della Comunità montana Media Valle Marco Bonini, il capo servizio de Il Tirreno Marco Innocenti, il governatore della Misericordia Agnese Garibaldi, il direttore del Corriere di Bagni di Lucca Betti e quello del Ponte del Diavolo Remo Garibaldi e numerosi altri rappresentanti e colleghi di lavoro di Carlotti. Tutti anno voluto tracciare un ricordo di Carlotti. Un messaggio è arrivato anche dal presidente dell’ordine dei giornalisti della Toscana Massimo Lucchesi. “Grande la sua conoscenza della cultura borghigiana, del territorio, delle sue associazioni, della sua potenzialità. Consigliere attento e fine comunicatore”. Queste le parole del sindaco Poggi, che ha poi proseguito: “abbiamo un progetto che condividiamo con la Provincia e Il Tirreno che dovrà portare alla organizzazione di un premio giornalistico dedicato alla figura di Alvaro. Da oggi dobbiamo partire per arrivare in breve tempo a far partire questo progetto”. L’ex sindaco Brunini ha ricordato come, da governatore della Misericordia, di aver “avuto la fortuna di vivere assieme a Carlotti una stagione bellissima che è stata quella della realizzazione del Centro accoglienza anziani della Misericordia che se esiste è anche merito suo”. Il dottor Betti ha ricordato Carlotti come un “personaggio, schivo, attento, che ci ha dato una bella lezione di protagonismo interiore e non esteriore che è quello che oggi va per la maggiore”. Marco innocenti de Il Tirreno ha ricordato che “Alvaro per noi era una garanzia. Garanzia di capacità, di conoscenza del territorio, di autonomia. Non ho mai messo in dubbio che una riga scritta da Alvaro avesse un fine diverso rispetto a quello di raccontare quello che succedeva. Era un uomo libero, andava dietro solo al fatto”. Agnese Garibaldi, governatore della Misericordia di Borgo a Mozzano, ha raccontato un particolare interiore di Carlotti che in pochi conoscevano: “Spesso noi ci incontravamo su riflessioni spirituali, lui aveva questa esperienza di uomo alle ricerca sempre dei motivi di fondo, di approfondire la propria fede. Ecco, noi spesso ci fermavamo su queste considerazioni”. Infine, la vedova ha ringraziato tutte le autorità, e tutti gli intervenuti: “ho ascoltato – ha affermato visibilmente commossa - moltissime espressioni di apprezzamento per il lavoro svolto da mio marito ma anche moltissime attestazioni di apprezzamento per la sua persona, per la coerenza che ha tenuto nella vita, per la sua sensibilità, per il rispetto che in ogni occasione è riuscito a comunicare agli altri. Sono compiaciuta che queste doti gli siano riconosciute perché queste erano alla base del suo modo di essere, sia nel lavoro che nei rapporti sociali”. Il presidente del Consiglio provinciale Gemignani ha consegnato alla famiglia una targa d’argento della presidenza del consiglio a nome di tutto il consiglio provinciale con questa motivazione: “in ricordo di Alvaro Carlotti che da uomo libero ha fatto della libertà di informazione il suo viatico all’interno di una grande testata come il Tirreno”. A completamento della giornata, alle ore 21.30 si è svolto nella piazza del Ponte d’Oro di Chifenti, il paese di Alvaro Carlotti, un incontro con la popolazione con la presentazione dell’ultimo volume sui due ponti di Borgo a Mozzano: il ponte del Diavolo e quello delle Catene di Andrea Santoro a cui è seguito un momento di musica in onore di Alvaro con il Complesso musicale popolare “L’edicola” diretto da Giacarlo Rizzardi.

(3-06-2008)

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