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Museo a Cielo Aperto:  La Linea Gotica di Borgo a Mozzano

La concentrazione di opere fortificate della Linea Gotica è qui assolutamente eccezionale sia per numero sia per stato di conservazione, dal momento che in questo punto la Linea Gotica è rimasta pressoché intatta. Le molte gallerie, i bunker e le piazzole di tiro sono perfettamente conservate e agevolmente visitabili. Si tratta di opere scavate nella roccia che non hanno subito deterioramento nel tempo e che mantengono ancora intatto oggi il loro aspetto originario. Tra le altre permanenze belliche, all’altezza della cappellina conosciuta come “Madonnina di Mao”, sulla destra del Serchio, è collocato un vallo anticarro in cemento armato alto circa 250 m, rinforzato da due casematte alte circa 4 m in prossimità delle due strade che fiancheggiano il fiume. Sempre in località “Madonnina di Mao” nel 1992 è stato collocato un cippo marmoreo a ricordo del sacrificio di Pietro Pistis, componente della formazione partigiana Baroni, ucciso dai tedeschi.

La Todt, i bunker, le gallerie. Nella valle del Serchio e sui monti circostanti si stima che abbiano lavorato a servizio della Todt circa 3000 persone per un periodo di dodici mesi. Molte erano state reclutate sul posto come volontari grazie al beneficio che questo tipo di impiego garantiva a chi aveva abbandonato l’esercito dopo l’8 settembre, altrimenti destinato alla deportazione. Altri erano lavoratori coatti, catturati durante i rastrellamenti e una volta finito il turno di lavoro trattenuti nel campo di concentramento di Socciglia, nelle vicinanze di Anchiano. La Todt che operava in questo territorio aveva la sua sede tecnica nel palazzo Giorgi di Borgo a Mozzano e la sede amministrativa nel palazzo Santini.
Il gruppo Azione Patriottica di Borgo a Mozzano, guidato da Mario Amaducci e Mario Tonelli, su incarico del CLN - il cui presidente era l'ingegner Cesare Marchi - di Lucca condusse per mano del geometra Silvano Minucci un accurato e sistematico rilevamento topografico delle opere di difesa, delle aree minate e di tutti gli appostamenti difensivi tedeschi. La preziosa mappa fu in seguito recapitata a Lucca al Comitato militare e successivamente fatta pervenire al Comando della V Armata dal radiotelegrafista Ennio Tassinari, che raggiunse gli alleati attraversando la linea del fronte. Va peraltro segnalato che Borgo a Mozzano non è stato teatro di scontri: lo sfondamento della Linea Gotica nel Mugello permise infatti agli alleati di aggirare le truppe tedesche stanziate nella valle del Serchio, costringendo Kesselring ad arretrare il fronte sui monti.

Il Comitato per il recupero e la valorizzazione della Linea Gotica del comune di Borgo a Mozzano, costituito proprio con il fine di recuperare le preziose testimonianze di uno fra i pochissimi siti fortificati tuttora intatto, organizza visite guidate (minimo 7 persone, massimo 20) presso i bunker, le gallerie, le piazzole e i camminamenti ripristinati. Gli accompagnatori sono in grado di fornire chiarimenti e informazioni sulle vicende belliche che hanno interessato questa zona della media valle del Serchio.

Presso la Biblioteca comunale “F.lli Pellegrini” sono disponibili documenti originali che riportano in maniera esatta le disposizioni delle opere fortificate disposte in questo tratto della valle del Serchio e nelle alture dei dintorni. Vi si trovano inoltre testi e lavori di approfondimento redatti nel corso degli anni da parte di esperti locali e di studiosi intervenuti ai numerosi convegni organizzati sul tema.

Da Borgo a Mozzano si continua l’itinerario lungo le strade provinciali 2 e 21 passando per i centri di Barga e Catagnana (circa 23 km). Da Catagnana si raggiunge in breve il piccolo borgo di Sommocolonia. Da Barga, invece, imboccando la strada che attraversa il corso del Serchio si raggiungono Gallicano e Molazzana, teatro durante la guerra di Liberazione di occupazioni, aspri scontri e distruzioni di cui tuttora conservano visibili tracce.

Sommocolonia

Il borgo rappresentava l’avamposto più avanzato di cui gli alleati potevano disporre sul tratto garfagnino della Linea Gotica. Qui, sopra un colle che sovrasta l’abitato, all’alba del 26 dicembre 1944 le truppe tedesche iniziarono la fase di cannoneggiamento preventivo intesa ad aprire il varco all’attacco di terra. La resistenza alleata, pur battendosi strenuamente, non riuscì a opporsi all’impeto delle truppe germaniche in avanzata e perse anche una gran quantità di viveri e munizioni che furono prontamente requisite dai tedeschi. Alla fine dell’attacco le truppe alleate erano state fatte indietreggiare fino a Fornaci di Barga, e il successo dell’azione di avanzamento appariva completo. Tuttavia i tedeschi, dopo aver bruciato ciò che non potevano portare via, nella notte tra il 28 e il 29 abbandonarono improvvisamente Barga e le posizioni così rapidamente conquistate ritirandosi sulla linea del vecchio fronte. La battaglia di Sommocolonia procurò molte vittime soprattutto tra la popolazione civile sia per l’offensiva tedesca sia per il conseguente contrattacco aereo degli alleati.
Un monumento alla Memoria, inaugurato nel 1945, ricorda un gruppo di partigiani morti nella battaglia del 26 dicembre, giorno in cui ogni anno, presso il monumento stesso, si svolge una celebrazione commemorativa.
Il Comune di Barga ha anche promosso a partire dal 2003 l’itinerario “Catagnana Alta – Sommocolonia”, che attraversa una strada storica con tessitura lapidea e si sviluppa per circa 2 km a partire dal centro abitato di Catagnana Alta fino a Sommocolonia. Il percorso, in area boscata e in zona di salvaguardia paesaggistica, dopo circa 1 km sale sempre più ripidamente tra selve di castagni ancora coltivate fino al nucleo abitato di Sommocolonia. All’inizio del tracciato lastricato, aperto durante tutto il corso dell’anno con possibilità di guida per gruppi organizzati, si trova una antica fonte murale e lungo il sentiero sorge un piccolo edificio religioso, l’oratorio di S. Rocco, edificato nel 1633.

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